Ho iniziato la pratica di questa disciplina nel lontano maggio del 1983, quando, su indicazione dell’amico praticante, già cintura nera di karate, Mulacchie Tiziano, entrai per la prima volta in un Dojo, nella mitica palestra dei Tabacchi di Venezia, a due passi da Piazzale Roma.
Quella sera, Tiziano mi disse che potevo assistere alla lezione del titolare del corso maestro Sandro Angiolini, che stava usufruendo di una licenza dal servizio militare in marina. Dopo averne apprezzato le capacità tecniche e atletiche, rimasi basito quando, alla fine della lezione, il maestro Angiolini improvvisò un pò di kumite col mio amico Tiziano, che io consideravo una autorità nel campo delle arti marziali e che, invece, fu completamente sovrastato e annichilito dallo strapotere tecnico e atletico del maestro Angiolini, che mi portò a pensare di essere di fronte all’alter ego di Bruce Lee.
Quella sera, ripresomi dallo stupore, gurai a me stesso che avrei iniziato la pratica di quest’arte marziale e che avrei seguito dovunque questo uomo, o dovrei dire “ometto”, vista la sua statura, mi si conceda questa licenza, non me ne voglia il mio amico Sandro.
Di acqua sotto i ponti (un veneziano, come me, non può non nominarla) ne è passata da quel giorno, grazie al maestro Angiolini, ho avuto l’onore di conoscere ed essere allievo del Prof. Sensei Tatsuo Suzuki, Chief Instructor della Wado International Karate Do Federation, massimo esponente mondiale della scuola Wado-Ryu, carica conferitagli direttamente dal fondatore dello stile Wado, Sensei Hironori Ozuka.
Dalla fine degli anni ’80 fino al settembre 2010, ho frequentato 23 training courses con il Prof. Suzuki, tra cui 3 Winter courses a Londra, e conseguito il diploma di II dan, nel dicembre 1999. Ho conseguito, inoltre, il grado di IV dan con la federazione FILJKAM, nell’ottobre 2010 a Follonica.
La pratica di questa disciplina, in questi quasi trent’anni, ha rafforzato il mio spirito, ha permesso di fronteggiare diverse situazioni difficili che hanno attraversato la mia esistenza, ma ha anche temprato il mio fisico, perché a ciquant’anni, credetemi, faccio cose che a venti mai avrei immaginato di poter fare!!!
Voglio chiudere citando una delle frasi a me più care del Prof. Suzuki, impararata nel corso dei numerosi anni di sua frequentazione: “WHEN PRACTISING KARATE ALWAYS IMAGING OPPONENT”.
So long, Prof. Tatsuo Suzuki.